UNA CONQUISTA OD UN'OCCASIONE PERDUTA ?
..............................................................................................
LO STATUTO DEL LAVORO AUTONOMO con l'approvazione in via definitiva da parte del Senato del disegno di legge ha concluso un iiter particolarmente lungo che seppur tardivamente almeno sul piano formale conferisce piena dignità al lavoro autonomo ed al cosiddetto smart working.
Si tratta certamente di un obiettivo raggiunto per cui i professionisti e tutto il mondo dei lavoratori autonomi possono esultare ma l'analisi dei contenuti , non può che lasciare l'amaro in bocca per un'occasione mancata e considerare questo risultato solo un primo step sul lungo percorso teso ad un pieno riconoscimento del ruolo che i professionisti rivestono nel sistema economico e sociale italiano.
Lo statuto prevede tutta una serie di norme che sotto vari profili vanno finalmente a tutelare il lavoro autonomo ad esempio contro il ritardo nei pagamenti, il rispetto delle clausole contrattuali e prevedendo anche un trattamento fiscale agevolato per le spese di trasferta e quele di formazione, ma l'argomento che qui più preme sottolineare è quello della piena equiparazione dei profesionisti alle PMI nell'accesso ai bandi europei, per cui in futuro per legge le regioni dovranno invitare i I LIBERI PROFESSIONISTI alla pari dellPMI
Norme certamente interessanti che consentono di dire che un passo avanti è stato fattosulla strada del welfare, fin qui sostanzialmente nullo, a favore dei professionisti ma sono stati lasciati fuori aspetti centrali per la sopravvivenza del professionista come il principio del diritto all'equo compenso.
Lo statuto dei lavori autonomi è quindi certamente una conquista ma nella valutazione complessiva la bilancia pende più per definirlo un'occasione perduta .L'auspicio è qullo di averne una nuova a breve.