NOI PROFESSIONISTI è lo slogan dell'iniziativa che ha portato trentamila professionisti in piazza a Roma sabato 13 maggio per manifestare il disagio della categoria e chiedere al governo l'EQUO COMPENSO per le prestazioni professionali.
I manifestanti chiedono in buona sostanza la reintroduzione di un sistema di tariffe che tuteli la dignità ed il rispetto di una componenete economica del nostro paese che contribuisce con il 13% al PIL nazionale.
La deregolamentazione avviata da Bersani con l'abolizione dei minimi tariffari (legge 248/2006) ha comportato una perdita di reddito che ad esempio per le professioni tecniche è del 22% tra il 2007 ed il 2014.
La liberalizzione imposta nel 2007 era stata giustificata come un obbligo derivante dall'Unione Europea , ma la sentenza dell'8 dicembre 2016 della Corte di Giustizia europea ha ribaltato la situazione stabilendo che i minimi inderogabili sono legittimi e compatibili con la legislazione UE.
Su questa base i professdionisti scesi in piazza chiedono una legge sull"equo compenso" che consenta di svolgere prestazioni di qualità.
Una manifestazione che oltre ai 30mila professionisti partecipanti ha visto l'adesione di numerose organizzazioni tra Ordini ed Associazioni, ma va rilevato, non dei vertici delle categorie e quindi ancor più l'iniziativa sta ad evidenziare un disagio sentito ed espresso direttamente della base.
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